15/05/2013
Territoriale
COMUNICATO STAMPA
Reggio Emilia, 16 maggio 2013 _ Una Fondazione per aiutare il funzionamento del Tribunale, in un momento in cui la crisi economica mette sotto pressione molti uffici che già si trovano in difficoltà per mancanza di personale. La Fondazione Giustizia è stata presentata ufficialmente a Reggio martedì scorso 14 maggio. Si tratta di un soggetto privato di cui fanno parte insieme al Consiglio Notarile di Reggio Emilia, il Comune e la Provincia di Reggio, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, la Camera di Commercio e gli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti.
La Fondazione – che ha sede in Reggio Emilia, via A. Paterlini n. 1, presso la sede dell’Ordine degli Avvocati e ha durata a tempo indeterminato – prevede cariche associative a titolo gratuito ed è amministrata da un Cda composto di dieci membri, che rimane in carica per tre esercizi. Il Presidente è l’avvocato Giulio Terzi. Del Cda fanno parte Giovanni Aricò, notaio in Reggio Emilia; Bruno Bartoli e Marco Borghi (rispettivamente presidente e vice presidente Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Reggio Emilia); Gianluca Chierici, presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Emilia; Michelangelo Dalla Riva, segretario generale Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura; il vice sindaco Filomena De Sciscio, Nicola Manenti e Benso Tirelli (Ordine degli Avvocati) e il professor Andrea Mora del Foro di Parma in rappresentanza dell’Università.
Secondo il proprio Statuto, Fondazione Giustizia si propone di sostenere progetti di innovazione organizzativa del Tribunale, favorire il dialogo tra magistrati, avvocati e il loro organo rappresentativo e gli ordini professionali, nonché promuovere adeguate forme di comunicazione in favore della comunità sullo stato della giustizia, specialmente a livello locale, e sulle problematiche dell’accesso alla giustizia dei cittadini.
Fondazione Giustizia può contare su un patrimonio iniziale di € 61.000,00, in quanto i fondatori hanno destinato per la sua formazione € 10.000,00 ciascuno, ad eccezione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha destinato € 1.000,00 (la disuguaglianza delle quote non comporta attribuzione di diritti maggiori o minori ad ognuno dei fondatori). Ma si conta anche conta su future erogazioni , sovvenzioni, sponsorizzazioni, ricavi da corsi ed iniziative, sovvenzioni della Comunità Europea.
Secondo lo Statuto, la Fondazione Giustizia di Reggio Emilia, promuovendo avvicinamento e interscambio di sinergie ed esperienze tra magistratura, professioni, imprese, Università e istituzioni, opererà con l’obiettivo di arrivare a una efficiente evasione della domanda di giustizia dei cittadini e delle imprese, sia attraverso la ricerca di migliore funzionalità dell’apparato giudiziario, che tramite il ricorso a forme di giustizia alternativa (mediazione, arbitrato, ecc.).
I fondatori ritengono che la dimensione locale dell’esperimento che si vuole lanciare con la Fondazione Giustizia è ideale, per creare un’efficace e rapida connessione, rapporto, sinergia tra questi stakeholders. Il confronto su temi salienti, infatti, potrà avvenire tempestivamente tra di loro nell’ambito della Fondazione, in via diretta e pragmatica, ricercando idee, proposte, soluzioni, programmi utili e curando altresì che, sia delle problematiche da affrontare che delle iniziative disposte, venga fatta corretta comunicazione. Un’attenzione particolare verrà posta alla formazione di cittadino e professionale dei giovani, sotto il profilo del radicamento del senso civico, della cultura della legalità, della conoscenza del mondo del lavoro.
Si prevede anche un Comitato Scientifico, che verrà nominato dal Consiglio d’amministrazione nel corso del proprio mandato e che avrà il compito di formulare proposte riguardo al perseguimento degli scopi Fondazione, proponendo iniziative scientifiche, progetti culturali ed editoriali per la diffusione delle attività, curando i rapporti scientifici in ambito nazionale e internazionale, ideando progetti intesi ad una maggiore efficienza dell’apparato giudiziario.
Beatrice Spagnoli
Comitato Regionale dei Consigli Notarili dell’Emilia-Romagna
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