Nel 1869, il conte Giovanni Querini Stampalia decise di lasciare la sua casa, la biblioteca, le opere d’arte e l’intero patrimonio per la comunità. Lo fece con una visione lungimirante: offrire cultura, sapere e bellezza come beni accessibili a tutti, per sempre.
Da quel gesto di generosità è nata la Fondazione Querini Stampalia, che da oltre 150 anni trasforma un’eredità personale in una ricchezza collettiva.
In occasione della Giornata del Dono, il 4 ottobre 2025, alle 11, la Fondazione dedica una mattinata di riflessione sul significato del dono. Un tema che attraversa la sfera giuridica, filosofica, culturale ed esistenziale di ciascuno di noi, un’occasione per riflettere sul senso del dono, sulla sua forza generativa e sul ruolo delle istituzioni culturali nel custodire e rilanciare la memoria dei gesti che costruiscono il bene comune.
Un pensiero speciale sarà dedicato soprattutto a chi ogni giorno sceglie di donare qualcosa di sé alla Fondazione: i Volontari e gli Amici della Querini.
I volontari, con la loro presenza attiva, discreta e generosa, contribuiscono a rendere la Querini un luogo aperto, accogliente e vivo. Il loro è un dono essenziale, fatto di tempo, attenzione e cura, che incarna perfettamente lo spirito della Fondazione e il valore profondo della partecipazione civica.
Gli Amici della Querini, attraverso il programma di membership, sostengono concretamente le attività culturali della Fondazione. Il loro contributo, continuativo e consapevole, è un segno di fiducia e corresponsabilità, che ci permette di custodire il passato, vivere il presente e immaginare il futuro insieme.
L’incontro ha il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato ed è organizzato in collaborazione con il Consiglio Notarile di Venezia.
A dare avvio all’incontro sarà Cristiana Collu, Direttrice della Fondazione Querini Stampalia, con i saluti istituzionali.
Subito dopo Marco Carassai, filosofo, con l’intervento dal titolo La virtù che dona proporrà una lettura filosofica del dono come apertura verso l’altro, atto gratuito e trasformativo che rompe le logiche dell’utile per generare relazione, senso e possibilità. Un invito a pensare il dono come pratica esistenziale e come forma di cura reciproca.
A seguire, i notai Lorenza Bullo e Paolo Chiaruttini approfondiranno il tema Donazioni e lasciti tra libertà e responsabilità. Saranno illustrate le diverse modalità giuridiche con cui le scelte personali possono tradursi in azioni concrete a beneficio della collettività: dalle donazioni in vita ai lasciti testamentari, come strumenti per dare continuità ai propri valori, anche oltre il tempo presente. Sarà un’occasione per scoprire come la volontà individuale possa diventare strumento di solidarietà, memoria e visione sociale.
A conclusione il pubblico sarà invitato a partecipare a Il dono della memoria, una visita speciale ai manoscritti e ai documenti antichi della Fondazione Querini Stampalia, solitamente riservati agli studiosi. Guidati da Angela Munari, Conservatrice senior del fondo antico, i partecipanti potranno accedere a un patrimonio raro e prezioso: testamenti, lettere, inventari familiari, carte private e codici che raccontano storie di generosità e visione, a partire da quella del conte Giovanni Querini Stampalia. Al centro di questa esperienza: il dono come relazione sociale. Non un semplice trasferimento di beni, ma una dinamica complessa e profondamente umana, che si fonda sul dare, ricevere, ricambiare. Ogni documento d’archivio, soprattutto quelli legati a lasciti, eredità e atti di generosità, è il risultato di una scelta, spesso silenziosa ma potente, di tramandare qualcosa a qualcun altro: un sapere, un bene, un valore.
In questa prospettiva, l’archivio non è solo custode di carte, ma memoria vivente di un sistema di scambi simbolici, dove ogni dono diventa anche una responsabilità e un racconto.
La visita non sarà solo una scoperta del patrimonio conservato, ma anche un invito a riflettere sul senso stesso del dono, sul suo valore sociale e culturale: un atto di fiducia che attraversa il tempo, una forma di memoria che si fa gesto, scrittura e responsabilità.
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