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Andrea Mantegna: scoperte le “tracce” dell’archivio privato del celebre artista rinascimentale

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07/07/2011

Nazionale

Quattro pergamene inedite che fanno riferimento al pittore Andrea Mantegna (1431-1506) e alla sua famiglia sono state ritrovate nell’Archivio di Stato di Milano. Autore della scoperta è il professore di storia dell’arte moderna e di metodologia della ricerca storico-artistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Lionello Puppi.
 

Molto probabilmente si tratta di “tracce” del perduto archivio privato dell’artista rinascimentale, autore del ciclo di affreschi della Camera degli Sposi nel Castello di San Giorgio di Mantova, considerato il suo capolavoro. 
 

Quelli riemersi dai fondi dell’Archivio di Stato di Milano sono atti di diversa natura, redatti in forma pubblica e solenne, su pergamena: tre di notai mantovani (le relative minute e registrazioni sono state rintracciate e riscontrate nei fondi dell’Archivio di Stato di Mantova) e uno di un notaio di Verona (dei cui protocolli non esiste più traccia presso l’Archivio di Stato di Verona).
 

L’archivio di Mantegna venne diviso, all’indomani della sua morte, tra i figli Francesco e Ludovico.
 

Scene di vita del periodo rinascimentale ed interessanti riferimenti storici emergono dal contenuto delle quattro pergamene:

  • il 5 ottobre 1501  Mantegna permutava la sua residenza in contrada Unicorno con la casa del Mercato a Mantova, dove, peraltro, non andò mai ad abitare e, con atto notarile, concedeva in locazione per nove anni tre appezzamenti di terra, uno dei quali comprensivo di una casa, ad un canone di trenta ducati aurei l’anno;
  • il 10 gennaio 1502 Francesco Gonzaga, con atto di permuta,  otteneva la casa di Mantegna nella contrada dell’Unicorno in cambio della casa del Mercato dei frati eremitani di San’Agnese;
  • il 7 novembre 1502 l’artista assegnava una dote di ben 600 ducati per il matrimonio del figlio Ludovico con Libera Montagna;
  • il 15 dicembre 1517 gli eredi del Mantegna (Francesco e Andrea junior, nipote del pittore e figlio di Ludovico, nel frattempo defunto) trasferivano e assegnavano a Domenico de Matteis, cappellano della Chiesa di Sant’Andrea, il dominio diretto su tre appezzamenti di terra in affitto da Pietro arciere di Gonzaga al canone annuo di cinque ducati.

 

Fonte ADNKRONOS

 

 

Mantegna1 

 Andrea Mantegna – Mantova, Castello di San Giorgio
 Particolare della Camera degli Sposi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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