Sono 16 le scuole di notariato riconosciute sul territorio nazionale.
Le scuole sono state istituite presso i consigli notarili già da molti anni e operano con una organizzazione didattica sostenuta dal notariato.
Prevedono la frequenza in bienni accademici e la partecipazione a tali scuole è aperta a tutti; non è obbligatoria ma favorisce, a costi contenuti, l’acquisizione di una preparazione completa ed idonea sia per la preparazione e il superamento del concorso sia per la futura professione.
Con il decreto legislativo di riforma dell’ordinamento (n. 166 del 24 aprile 2006 in vigore dal 25 maggio 2006) il notariato italiano ha contribuito a introdurre importanti novità in tema di accesso alla professione di notaio per premiare i più meritevoli attraverso una valutazione complessiva della preparazione acquisita, e consentire tempi rapidi di svolgimento del concorso.
Dopo la laurea in giurisprudenza il percorso successivo prevede, infatti, l’iscrizione presso un consiglio notarile e 18 mesi di pratica (tirocinio) presso un notaio (di cui almeno un anno continuativamente dopo la laurea), ma con la possibilità di anticipare 6 mesi già nell’ultimo anno del corso di laurea. E’ prevista una pratica abbreviata per un periodo continuativo di 8 mesi per chi è già funzionario dell’ordine giudiziario e per gli avvocati in esercizio da almeno un anno.
Terminato il periodo di pratica l’aspirante notaio, dopo aver superato l’esame di preselezione informatica (domande a risposta multipla) può partecipare al concorso per esami.
Il concorso resta uno dei più rigorosi e selettivi del nostro ordinamento e non potrebbe essere diversamente per la delicatezza della funzione pubblica che i notai andranno ad assolvere.
Possono iscriversi alle Scuole di notariato tutti i laureati in giurisprudenza presso un’università italiana o in possesso di una laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza o di titolo riconosciuto equipollente ai sensi della legge 11 luglio 2002, n. 148, ma anche coloro che siano in procinto di conseguire la laurea in giurisprudenza (con data della tesi già stabilita).
Le quote di iscrizione possono essere fisse o per fasce di reddito (alla scuola di Milano, per esempio, la quota è di 700,00 euro fino a 32.000,00 euro di reddito familiare o proprio; di 1.000,00 euro oltre i 32.000,00 euro di reddito).
Per favorire l’accesso dei giovani meritevoli e meno abbienti, perché siano assistiti nella formazione per il concorso, il Consiglio Nazionale del Notariato ha varato un programma triennale di borse di studio (che a regime saranno oltre 100), il cui bando è in corso di definizione.
Per informazioni e iscrizioni bisogna rivolgersi direttamente alle segreterie delle scuole.