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Studio n.42-2023/I – La decisione degli amministratori sull’accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza delle società (art. 120-bis ccii)
Autore:
Fabrizio Guerrera e Marco Maltoni
28/09/2023
Lo studio affronta i diversi profili di disciplina della decisione degli amministratori di accedere ad uno strumento di regolazione della crisi d’impresa di cui all’art.120 bis CCII, che deve risultare da verbale notarile.
A tal fine mette in evidenza quali sono gli strumenti di regolazione della crisi per accedere ai quali è necessaria una decisione degli amministratori risultante da verbale notarile, le differenze di contenuto determinate dalla peculiarità dello strumento a cui si intende accedere.
La parte conclusiva è dedicata alle regole di formazione della decisione nelle società di persone, nelle società a responsabilità limitata e nelle società in liquidazione.
Studio n.35-2023/PC – L’inefficacia degli atti di disposizione di beni compiuti dal debitore prima della dichiarazione di fallimento/della procedura di liquidazione giudiziale e la liquidazione dei beni stessi nel fallimento
Autore:
Annalisa Lorenzetto Peserico
27/09/2023
Lo studio affronta il tema dell’inefficacia degli atti di disposizione di beni compiuti dal debitore prima della dichiarazione di fallimento/della apertura della liquidazione giudiziale con riguardo, rispettivamente, alle procedure pendenti al 15 luglio 2022, in cui trova applicazione la legge fallimentare, e con riguardo a quelle instaurate successivamente, regolate dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Preso atto che, dopo l’esito vittorioso da parte del curatore delle azioni revocatorie – tanto ordinarie che fallimentari – i beni oggetto degli atti revocati continuano ad appartenere all’avente causa, vengono analizzate le diverse tesi che potrebbero giustificare l’acquisto a titolo derivativo dei beni stessi a favore di chi acquista dal fallimento/dalla procedura. Si conclude nel senso che la liquidazione dei beni avvenga direttamente nel fallimento/nella procedura di liquidazione giudiziale o applicando le disposizioni del codice di procedura civile o tramite procedure competitive. Di conseguenza il decreto di trasferimento del giudice delegato sarà pronunciato “contro” l’acquirente revocato e l’atto notarile di trasferimento sarà sottoscritto dal curatore disponendo di un diritto dell’acquirente revocato; e contro questo soggetto (e a favore di chi ha acquistato dalla procedura) verranno trascritti. A necessaria integrazione della tesi proposta si sono individuate le modalità idonee ad assicurare comunque una adeguata tutela al soggetto che aveva acquistato prima della dichiarazione di fallimento/della procedura di liquidazione. Le stesse problematiche si sono affrontate pure con riguardo alla inefficacia degli atti a titolo gratuito posti in essere dal fallito nel biennio anteriore alla dichiarazione di fallimento ex art.64 della legge fallimentare (nella versione originaria e come modificato dalla legge n.132/2015) oppure compiuti dal debitore dopo il deposito della domanda cui è seguita l’apertura della liquidazione giudiziale o nei due anni anteriori ex art.163 del codice della crisi.
Studio n.45-2023/I La scissione mediante scorporo
Autore:
Daniela Boggiali e Nicola Atlante
27/09/2023
Si forniscono le prime linee interpretative circa l’istituto della scissione mediante scorporo, di recente introdotto nel nostro ordinamento. Ci si soffermerà nel solo ambito delle scissioni societarie. Dopo una premessa sulle fattispecie di scissione regolate dal c.c. (le figure legali, compresa la scissione asimmetrica) e sulle possibili fattispecie non esattamente disciplinate dal c.c. ma che alle stesse si avvicinano, si procederà ad effettuare la ricognizione degli elementi costitutivi della nuova scissione con scorporo prevista dal nuovo art. 2506.1 del c.c., la declinazione delle differenze di disciplina tra scissione con scorporo e conferimento (beneficiaria di nuova costituzione; conferitaria già esistente; tempistica; documentazione a supporto), la ricognizione delle nuove fattispecie astrattamente utilizzabili nella pratica che si avvicinano alla scissione con scorporo.
Studio48-2023T – La tassazione immediata degli atti di apporto di beni in trust e i trust interposti nella circolare dell’agenzia delle entrate n. 34 del 20 ottobre 2022
Autore:
Daniele Muritano
25/09/2023
Lo studio affronta due temi oggetto della Circolare dell’Agenzia delle entrate n. 34 del 20 ottobre 2022 («Disciplina fiscale dei trust ai fini della imposizione diretta e indiretta»).
Nel conformarsi all’orientamento giurisprudenziale che fissa il principio della tassazione “in uscita” del trasferimento di beni dal trustee ai beneficiari (con applicazione dell’eventuale imposta di donazione e delle imposte ipotecaria e catastale) con conseguente applicazione delle imposte in misura fissa “in entrata”, la Circolare individua talune ipotesi di tassazione immediata che lo studio esamina criticamente, rilevando come si tratti, in sostanza, di casi di scuola. La tesi sostenuta è che, in ogni caso, l’applicazione delle imposte presuppone il conseguimento definitivo della posizione soggettiva di beneficiario finale del trust.
In relazione ai trust interposti si critica la soluzione dell’Agenzia che estende gli effetti dell’interposizione fittizia dall’ambito delle imposte dirette a quello delle imposte indirette e, in particolare, dell’imposta di successione. In assenza di un accertamento giudiziale da cui risulti che il trust è una struttura negoziale non qualificabile come trust (o perché il trasferimento dei beni ha dato luogo a una mera intestazione fiduciaria oppure perché il trasferimento dei beni al trustee era simulato) non si può affermare che in caso di morte del disponente i beni in trust facciano parte del suo asse ereditario.
Studio47-2023T – L’imposizione indiretta dei trust e il recepimento dell’orientamento della cassazione – regimi agevolati ed esenzioni
Autore:
Adriano Pischetola
25/09/2023
Lo Studio si prefigge lo scopo, muovendo le mosse dall’analisi della Circolare dell’Agenzia delle Entrate n.34/E del 20 ottobre 2022, di dare rilievo a quella che risulta – in esito al recepimento dell’orientamento ormai consolidato della Cassazione – l’acquisizione ideologica più importante e foriera di notevoli conseguenze sul piano fiscale, costituita dalla riconosciuta rilevanza della sola ‘attribuzione’ dei beni e diritti in trust e dalla constatazione che ‘la dotazione di beni e diritti in trust non integra di per sé un trasferimento imponibile bensì rappresenta un atto generalmente neutro’. Segnatamente vengono svolte riflessioni, con riferimento all’atto di dotazione, in ordine alle eventuali esenzioni e/o agevolazioni spettanti (non al trustee, ma) ai beneficiari, ovviamente se ne ricorrano i presupposti, e alla eventuale decadenza del disponente dalle agevolazioni “prima casa” dal medesimo richieste; nonché, con riferimento agli acquisti da parte del trustee, in ordine alla (ritenuta) inapplicabilità della regola ‘prezzo- valore’ e di agevolazioni per le persone fisiche. Giustappunto in ordine alla inapplicabilità della detta regola vengono svolgono considerazioni critiche finalizzate a verificare, al contrario, i margini di una sua plausibile applicazione agli acquisti operati dal trustee, persona fisica, non realizzati nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, anche grazie al conforto in tal senso offerto dalla giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione.
Studio n.9-2023/CTS – Il passaggio da associazione non riconosciuta ad associazione riconosciuta e viceversa
Autore:
Federico Magliulo
18/05/2023
Con il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, emanato in attuazione della delega conferita al Governo con la legge 6 giugno 2016 n. 106, in vigore dal 3 agosto 2017, è stato approvato il Codice del Terzo settore.
In occasione della riforma organica del Terzo settore il legislatore, che pure a tale proposito non è intervenuto direttamente sul codice civile, ha tuttavia opportunamente provveduto anche ad inserire in quest’ultimo il nuovo art. 42-bis c.c., recante una specifica disciplina della trasformazione degli enti del Primo Libro.
Dal testo della nuova disposizione nasce il dubbio che il legislatore abbia ritenuto sussumibile nell’ambito della trasformazione, assoggettandolo alla relativa disciplina, anche il passaggio dallo schema dell’associazione non riconosciuta a quello dell’associazione riconosciuta e viceversa.
Non a caso la dottrina si è divisa sul punto, essendo stata sostenuta sia la tesi favorevole alla qualificazione dell’operazione in termini di trasformazione sia la tesi opposta.
Il presente studio aderisce alla tesi che nega che il fenomeno in esame sia ascrivibile all’istituto della trasformazione e passa in rassegna le conseguenze pratiche di tale scelta interpretativa
Studio n. 86-2023/I – Il ruolo del notaio nella nuova disciplina sulle operazioni straordinarie transfrontaliere
Autore:
Federico Magliulo
27/07/2023
Il Decreto legislativo 2 marzo 2023 n. 19 ha attuato la Direttiva 27 novembre 2019 n. 2019/2121/UE, per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere.
Tale provvedimento legislativo ha colmato una lacuna presente nel sistema previgente, che non prevedeva un’espressa disciplina della trasformazione e della scissione transfrontaliera ed ha apportato significative modifiche alla previgente disciplina della fusione transfrontaliera.
La nuova disciplina attribuisce al notaio importanti compiti e responsabilità in merito al controllo di legalità sulle operazioni di cui trattasi.
Lo studio intende approfondire tali aspetti per dirimere i numerosi dubbi posti dalle nuove disposizioni.
Studio n. 44-2023/I La nuova trasformazione transfrontaliera fra gründungstheorie e sitztheorie
Autore:
Federico Magliulo
27/07/2023
Il Decreto legislativo 2 marzo 2023 n. 19 ha attuato la Direttiva 27 novembre 2019 n. 2019/2121/UE, per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere.
Tale provvedimento legislativo ha colmato una lacuna presente nel sistema previgente, che non prevedeva un’espressa disciplina della trasformazione transfrontaliera.