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CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO

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Consulta l'archivio degli studi elaborati dalle Commissioni di studio, approvati dal Consiglio Nazionale del Notariato e ritenuti di interesse generale.

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Studio n.80-2023/PC Le nuove competenze notarili in tema di volontaria giurisdizione di cui all’art 21 Del d.lgs. 149/22 nelle prassi

Autore:

E. Fabiani – L. Piccolo

01/03/2024

Gli Autori affrontano la tematica delle nuove competenze notarili di cui all’art. 21 del d.lgs. n. 149/22 attraverso un capillare esame delle prassi giudiziarie e notarili incentrato, più specificamente sui: protocolli adottati dagli Uffici giudiziari (Tribunali, Procure della Repubblica, talvolta congiuntamente ai Consigli Notarili); dati raccolti dal Consiglio Nazionale del Notariato attraverso il monitoraggio condotto sin dall’entrata in vigore della cd. riforma Cartabia; provvedimenti giurisdizionali emessi in sede di reclamo o di revoca/modifica delle autorizzazioni notarili.

Studio n.70-2023/PC_2-2023/B Procedure esecutive e antiriciclaggio dopo la riforma cartabia

Autore:

Ernesto Fabiani e Michele Nastri

01/03/2024

Gli Autori affrontano il complesso e dibattuto tema dei “rapporti” fra normativa antiriciclaggio e procedure esecutive alla luce della riforma Cartabia, evidenziando le criticità della nuova disciplina introdotta dal legislatore (fondamentalmente contenuta nel nuovo art. 585 c.p.c.) ed affrontando le relative problematiche interpretative. Il contributo affronta detto tema anche con riferimento alle procedure concorsuali, a tutt’oggi prive di qualsivoglia disciplina specifica di riferimento, stante l’inopportuna scelta del legislatore della riforma di non intervenire sulle stesse.

Studio n. 2/2023M L’accordo notarile di mediazione

Autore:

Paolo Forti

01/03/2024

Una adeguata comprensione della natura e funzione dei documenti conclusivi della mediazione è necessaria ai mediatori (notai e non) e agli avvocati delle parti, e anche al notaio non mediatore, il quale, per accordi destinati alla pubblicità legale, è chiamato a prestare il proprio ministero.

A tal fine, lo studio ricostruisce in primo luogo la natura giuridica e l’inquadramento sistematico di diritto processuale e di diritto sostanziale di verbale e accordo.

Si sofferma poi, in modo particolare, sulla figura del notaio e sulla specificità del ministero notarile, marcandone la profonda differenza rispetto al ruolo del mediatore di mero certificatore delle sottoscrizioni. Viene chiarita la funzione pubblicistica dell’intervento notarile che, per l’interesse generale dell’ordinamento e dei terzi, si esplicita, ben oltre la sola attestazione di autenticità delle sottoscrizioni, soprattutto nel controllo di legalità e nella c.d. funzione di adeguamento.

Lo studio procede quindi ad illustrare nel dettaglio le principali tecniche redazionali per l’accordo notarile di mediazione, di ciascuna reperendo gli aspetti positivi e quelli negativi. La scelta del modus operandi ha infatti conseguenze di rilievo per la consolidazione dell’esito positivo della mediazione e per consentire l’accesso delle parti alle speciali agevolazioni fiscali e all’efficacia dell’accordo quale titolo esecutivo.

Studio n. 1/2023M La filosofia del nuovo modello di mediazione civile e commerciale portato dalla riforma Cartabia

Autore:

Fabio Valenza

01/03/2024

Il presente studio intende rintracciare la filosofia del nuovo modello di mediazione civile e commerciale portato dalla riforma Cartabia, al fine di consentire un più consapevole approccio interpretativo alla nuova normativa.

Studio n. 172-2023/P La cittadinanza italiana

Autore:

Grazia Benini e Roberto Romoli

02/02/2024

La cittadinanza italiana è quel vincolo giuridico intercorrente fra il singolo soggetto e lo Stato italiano, che attribuisce al singolo soggetto (cittadino italiano) il potere di esercitare i diritti civili e politici fondamentali per la persona fisica in rapporto allo Stato italiano.

Dopo aver effettuato un breve “excursus” storico in materia di cittadinanza, lo Studio in oggetto affronta le tematiche attinenti l’attribuzione e l’acquisto della cittadinanza italiana, specificando le varie modalità attributive ed acquisitive previste dalla Legge. A tale riguardo viene dato conto della normativa vigente nel nostro Paese, che, per quanto concerne l’attribuzione della cittadinanza, attua prevalentemente il criterio dello “ius sanguinis”, e solo in via subordinata il criterio dello “ius soli”, e che disciplina i vari casi di acquisto della cittadinanza, che possono realizzarsi in modo automatico, per volontà del soggetto (nel presupposto dell’esistenza di determinati requisiti soggettivi e/o oggettivi), oppure per naturalizzazione.

Vengono poi esaminati i profili inerenti la perdita della cittadinanza, che può avvenire per rinunzia o per sanzione, e quelli relativi al suo riacquisto.

Il tutto alla luce delle varie norme di cui si compone la vigente Legge 5 febbraio 1992 n.91, che viene esaminata nei suoi aspetti fondamentali, unitamente ai principali provvedimenti giurisdizionali ed ai principali documenti di prassi in materia.

Studio n. 174-2022/P – Sul superamento degli articoli 56 e 57 della notarile per i malati di sindrome laterale amiotrofica (SLA)

Autore:

Serena Metallo

24/01/2024

Lo studio ha l’obiettivo di superare l’attuale orientamento in materia di costituzione nell’atto notarile di soggetti affetti da Sindrome Laterale Amiotrofica ovvero altre sindromi c.d. locked in, per i quali si è fino ad ora ritenuto di doverli assimilare ai muti e sordomuti e di conseguenza fare applicazione delle relative norme della legge notarile.

Attraverso l’analisi della Costituzione, della normativa nazionale nonchè sovranazionale, della giurisprudenza e dei dettagli tecnici dei puntatori oculari, si intende dare concretezza al concetto di “accomodamento ragionevole” ammettendo l’uso di tali strumenti per un’espressione libera e piena della volontà giuridica degli utilizzatori degli stessi, senza la mediazione di un interprete ovvero senza la necessità della nomina di AdS.

Studio n.149-2023/I Le operazioni di fusione e scissione nell’ambito degli strumenti di regolamentazione della crisi e dell’insolvenza soggetti ad omologazione

Autore:

Federico Magliulo

23/01/2024

Il nuovo CCII ha introdotto, sia pure in tempi diversi, talune norme dirette a regolamentare le operazioni di fusione e di scissione poste in essere nell’ambito di strumenti della regolamentazione della crisi e dell’insolvenza, così colmando una lacuna esistente nel previgente ornamento, che aveva dato luogo a contrasti in dottrina ed in giurisprudenza.

L’intervento del legislatore del CCII, tuttavia, non si è realizzato in modo organico, in quanto, in un primo tempo, con l’art. 116 del CCII sono state dettate norme particolari per le operazioni di trasformazione, fusione o scissione della società debitrice previste dal piano concordatario durante la procedura oppure dopo la sua omologazione.

Solo successivamente l’art. 25, comma 1, del D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83 ha introdotto nel CCII, agli artt. 120-bis e ss., ulteriori disposizioni in merito alla competenza all’adozione di operazioni di fusione e di scissione nell’ambito degli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza delle società, senza tuttavia operare alcun coordinamento né con il menzionato art. 116 né con le disposizioni del codice civile.

Ciò rende necessario riprendere gli orientamenti espressi dal Notariato sull’originario testo dell’art. 116 CCII e rileggerli alla luce delle novità apportate dagli artt. 120-bis e ss. CCII.

Studio n.16-2023/CTS La decisione dell’associazione riconosciuta di proseguire la propria attività sotto forma di associazione non riconosciuta

Autore:

Massimo Caccavale

10/01/2024

Lo studio si sofferma su un particolare momento della vita dell’associazione riconosciuta (con personalità giuridica) che decide di proseguire la propria attività come associazione non riconosciuta (priva di personalità giuridica): si tratta di una decisione simile a quella che potrebbe essere adottata da una fondazione (necessariamente con personalità giuridica) che desideri assumere la veste di associazione non riconosciuta, ma che, a differenza di quest’ultima, non appare ascrivibile al fenomeno della trasformazione degli enti non profit normata dall’art. 42 bis cod. civ., secondo l’orientamento preferibile e condiviso dal Consiglio Nazionale del Notariato.