13/07/2010
Territoriale
Il giorno 10 luglio è stato firmato a Brescia, presso la sala giunta della Loggia, un accordo tra il Comune di Brescia, il Consiglio Notarile Distrettuale di Brescia e cinque istituti di credito che permetterà di agevolare l’anticipazione dei crediti esigibili bloccati dal Patto di stabilità e che comporterà quindi un vantaggio dal punto di vista dei costi delle operazioni di factoring: le aziende che hanno lavorato per il Comune di Brescia e che al momento vantano crediti esigibili nei suoi confronti, potranno presentarsi in uno degli istituti di credito aderenti all’intesa (Ubi Factor; Abf Factoring; Credem Factor; Sace FCT; Barclays Bank), per sottoscrivere un contratto attraverso il quale riscuotere immediatamente le cifre.
Il factor è un tipo di contratto con il quale un soggetto (cedente) si impegna a cedere tutti i crediti presenti e futuri scaturiti dalla propria attività imprenditoriale ad un altro soggetto (il factor) il quale, dietro un corrispettivo, si impegna a sua volta a fornire una serie di servizi che vanno dalla contabilizzazione, alla gestione, alla riscossione dei crediti ceduti fino alla garanzia dell’eventuale inadempimento dei debitori, ovvero al finanziamento dell’imprenditore cedente sia attraverso la concessione di prestiti, sia attraverso il pagamento anticipato dei crediti ceduti.
La convenzione comporta che sia il Comune a farsi garante presso il factor dell’esigibilità dei crediti, entrando quindi nel rapporto banca – cliente ed evitando che nella valutazione dell’istituto di credito venga considerato un eventuale merito creditorio (o rating) dell’azienda.
Tale scelta deriva dalla consapevolezza che molte aziende sono in difficoltà proprio a causa della consistenza dei crediti accumulati verso il settore pubblico e che quindi spinge ad una presa di posizione più forte e connaturata al ruolo pubblico dell’ente.
I notai, grazie all’accordo, hanno inoltre garantito che il prezzo delle prestazioni per gli adempimenti burocratici relativi ai contratti sia contenuto al puro valore del costo.
L’operazione nei prossimi sei mesi, anche grazie alle intese raggiunte con istituti di credito e Consiglio Notarile di Brescia, potrebbe sostenere l’incasso di 30-35 milioni già esigibili dalle aziende; secondo una stima approssimativa dovrebbero essere circa 160 le realtà in rapporto diretto con il Comune a beneficiare di questa possibilità, oltre ad altri fornitori, di cui è difficile stimare la quantità, legati a loro volta ai creditori “di primo livello”.
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