Il giorno 24 maggio, alle ore 11, presso gli spazi di via Tiepolo (una delle cinque case A.B.C.), verrà presentato in collaborazione con il Consiglio Notarile di Trieste il nuovo concept di comunicazione della campagna “Lasciti Solidali” di A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo, che parte dal concetto di cicatrice e di cura come simbolo per la costruzione di un futuro migliore.
Una nuova campagna di comunicazione pensata per diffondere e sensibilizzare la cittadinanza su un tema tanto delicato quanto importante come quello dei “Lasciti Solidali”, che rappresentano una scelta preziosa per il futuro dei piccoli pazienti e a cui ciascuno, anche con un piccolo contributo a una organizzazione no profit come appunto A.B.C., può contribuire a realizzare.
L’incontro si terrà alla presenza della Direttrice Giusy Battain, della Presidente Chiara Toniutti, del notaio Alberto Ascione e prevede la testimonianza dell’artista Gioia Di Biagio.
Nel corso della mattinata, il notaio Alberto Ascione approfondirà gli aspetti giuridici legati delle diverse tipologie di testamento nonché le modalità di predisposizione. Verrà inoltre presentata la nuova guida al lascito solidale, realizzata con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato.
L’Associazione A.B.C. – nata nel 2005 da due genitori che hanno dovuto affrontare un lungo percorso chirurgico per il loro bambino – ha con le cicatrici un rapporto molto forte: le cicatrici dei piccoli bambini chirurgici, infatti, segneranno per sempre le loro vite. E raccontano il loro cammino verso il futuro, dove ogni cicatrice rappresenta un pezzo di percorso della loro vita, diventando così un vero e proprio simbolo di forza.
Proprio dal simbolo delle cicatrici è nata anche la collaborazione con la scrittrice, artista e performer Gioia Di Biagio che, non potendo essere presente, ha voluto far pervenire ugualmente un contributo alla campagna.
“Ho un sacco di cicatrici che in adolescenza tentavo di nascondere perchè me ne vergognavo, per poi capire che in realtà c’è chi si fa dei tatuaggi. Io ho la mia storia scritta sul corpo. Questo è il messaggio che da allora cerco di diffondere attraverso interviste, conferenze, un libro, una performance in cui ripercorro il mio corpo e le cicatrici con l’oro ispirandomi all’antica arte giapponese del kintsugi. Proprio perché sono quelle che fanno la nostra storia, vengono valorizzate. Allo stesso modo, i bambini chirurgici che devono subire delle operazioni sin da piccoli hanno delle cicatrici. E quelle cicatrici in realtà sono il simbolo della loro vita, della loro forza. È una cosa meravigliosa, in un periodo difficile della vita, avere un sostegno concreto come quello che offre gratuitamente A.B.C. Io ho scelto di sostenere la fragilità come forza e di farne un’arte. E desidero che questo possa essere anche un messaggio per tutti i bambini chirurgici e le loro famiglie chirurgici” afferma nel video messaggio Gioia Di Biagio.