17/10/2018
Territoriale
COMUNICATO STAMPA
Venerdì 19 ottobre, dalle 14.30 alle 19, alla Sala Palladio del Palazzo del Turismo di Jesolo (Piazza Brescia, 11)
Una struttura turistica completa, che abbina le tradizionali camere d’albergo a unità abitative a destinazione residenziale (le classiche “case vacanza”). Si chiamano tecnicamente “condhotel”, una tipologia di ospitalità turistica nata negli Stati Uniti e ora proponibile anche in Italia, grazie al regolamento contenuto nel Decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri a gennaio (ed entrato in vigore a marzo 2018) che ne ha definito le condizioni di esercizio dopo la norma istitutiva del 2014.
Sul tema dei condhotel, il Consiglio Notarile di Venezia , in collaborazione con AJA (Associazione Jesolana Albergatori) e con il patrocinio dell’Unione Regionale “Federalberghi Veneto” e del Comune di Jesolo, organizza il convegno di studi “Il condhotel. Nuove prospettive?”, che si terrà venerdì 19 ottobre, dalle 14.30 alle 19, alla Sala Palladio del Palazzo del Turismo di Jesolo (Piazza Brescia, 11). La partecipazione è libera e gratuita fino ad esaurimento posti e sono previsti due spazi per il dibattito col pubblico.
Dopo il saluto iniziale del Presidente del Consiglio Notarile di Venezia, notaio Ernesto Marciano, saranno relatori l’avvocato amministrativista Prof. Ivone Cacciavillani, del Foro di Venezia (che parlerà sul tema “Dalla multiproprietà, all’albergo diffuso, al condhotel”); l’architetto Danilo Gerotto, direttore della Direzione sviluppo del territorio e città sostenibile del Comune di Venezia (“La normativa urbanistica”); il dottor Franco Castro, commercialista in Mestre (“Profili fiscali”); il dottor Stefano Centasso, per l’Agenzia delle Entrate – Ufficio provinciale del territorio di Venezia (“Normativa in materia catastale”).
IL CONDHOTEL – ALCUNE INFORMAZIONI
Dopo aver regolamentato l’albergo diffuso, il legislatore ha rivolto l’attenzione al condhotel. Si tratta, secondo la norma istitutiva, di esercizio alberghiero aperto al pubblico a gestione unitaria, composto da una o più unità immobiliari, ubicate nello stesso comune, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale.
Il filo conduttore degli interventi normativi è la riqualificazione di una struttura alberghiera già esistente. L’intervento di riqualificazione deve portare la struttura a livello almeno di tre stelle secondo i criteri di classificazione degli alberghi.
La struttura, composta da più unità abitative, deve trovarsi allocata nello stesso comune e le unità non devono distare dalla reception più di duecento metri.
Nel contesto dell’intervento di riqualificazione è consentita la realizzazione di unità abitative a destinazione residenziale la cui superficie complessiva non può superare il quaranta percento della superficie complessiva della struttura stessa.
Le unità abitative possono essere vendute a privati.
La vendita a privati dà la possibilità all’albergatore di procurarsi il necessario per la realizzazione delle opere di riqualificazione.
L’operazione dovrebbe usufruire del credito d’imposta in vigore per gli interventi edilizi sugli hotel.
Ufficio Stampa Consiglio Notarile di Venezia
Alberto Minazzi
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