23/12/2005
Nazionale
In particolare la nuova norma che consente che sia il valore catastale, e non più il prezzo concordato fra le parti, la base imponibile su cui applicare le imposte, risponde a una precisa istanza del Notariato.
La categoria è infatti fortemente impegnata per la definizione di norme che consentano una maggiore trasparenza a vantaggio dei cittadini; in questa logica, e anche in relazione alle recenti norme antiriciclaggio, sta sostenendo da oltre dieci anni una campagna di sensibilizzazione sulla questione del “prezzo-valore”.
La normativa vigente fino a oggi consentiva di dichiarare nell’atto, senza subire un accertamento di valore, la rendita catastale rivalutata, sebbene fosse obbligatorio dichiarare il prezzo. In assenza di controlli stringenti da parte dello Stato si era determinata tra le parti la prassi di dichiarare come prezzo la rendita rivalutata, con rischi gravi per i contraenti sotto il profilo delle possibili revocatorie, di pagamenti effettuati in maniera non corretta e di pesanti sanzioni per occultamento di corrispettivo e in materia di antiriciclaggio.
La norma contenuta in Finanziaria prevede contestualmente una riduzione del 20% per gli onorari notarili commisurati al prezzo, poiché l’aumento della cifra di riferimento non deve tradursi in un aggravio per il cittadino proprio nel mentre lo Stato lo agevola.
Le nuove norme approvate sono un importante risultato perseguito con tenacia dai vertici della categoria. Il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Paolo Piccoli, ha fatto del “prezzo-valore” – oltre che della qualità della prestazione – uno dei capisaldi del suo mandato, fino a sottoporre la questione all’attenzione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Presidente del Consiglio dei Ministri on. Silvio Berlusconi.
“Sono estremamente soddisfatto per l’approvazione di queste nuove norme fortemente volute dal notariato – ha dichiarato Piccoli – dovute alla sensibilità e al coraggio del Ministro Tremonti, che costituiscono un traguardo importante per tutta la collettività, nel segno della trasparenza e della responsabilità. Giudico significativa anche la parte della nuova normativa che determina una tassazione al 12,50% delle plusvalenze derivanti dalla vendita di un immobile acquistato da non più di 5 anni e che affida al notaio il compito di versare l’imposta allo Stato, sia per l’alleggerimento del carico fiscale per i cittadini, sia per la riprova della fiducia del legislatore nel ruolo di servizio pubblico e di efficienza svolto dal notaio. Il notariato si assume una ulteriore responsabilità senza alcun onere per il cittadino e per il sistema”.
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18/11/2024
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