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CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO

CONSIGLIO NAZIONALE
DEL NOTARIATO

Il Consiglio Nazionale al Quirinale

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16/01/2005

Nazionale

 Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha ricevuto il 10 gennaio al Quirinale i componenti del Consiglio Nazionale del Notariato guidati dal Presidente Paolo Piccoli.

Pubblichiamo l’indirizzo di saluto del Presidente del Consiglio Nazionale e il testo del messaggio che il Presidente della Repubblica ha voluto rivolgere nell’occasione ai Consiglieri.

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ciampi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO PAOLO PICCOLI

 

Signor Presidente,
sono profondamente onorato oltre che lieto di porgerLe il saluto del Consiglio nazionale del notariato, insediatosi nel maggio scorso, e di tutto il notariato italiano.

Le siamo grati di averci concesso di poterLa incontrare per testimoniarLe l’impegno che abbiamo assunto in questo mandato triennale.

Prima di esporLe le linee che ci siamo dati, desidero esprimerLe, a nome dei notai d’Italia, la profonda ammirazione per l’opera di rafforzamento delle istituzioni repubblicane che Ella sta compiendo e di sottolineatura dei valori fondanti della nostra convivenza civile, tra i quali l’importanza delle norme e del rispetto della legalità quali elementi essenziali di pace sociale.

Noi abbiamo assunto l’incarico consapevoli del prezioso lavoro compiuto dai nostri predecessori e determinati a che il notariato sia protagonista dello sviluppo sociale, economico e morale del Paese.

Negli ultimi anni sono state assegnate ai notai competenze importanti, l’ultima delle quali consiste nel controllo di legalità della costituzione e delle modifiche statutarie delle società.

Ci è stato chiesto di assumere incarichi delicati per alleviare il carico della magistratura e ci siamo messi a disposizione come giudici onorari aggregati per lo smaltimento dell’arretrato dei processi civili e per lo svolgimento delegato di parti del procedimento espropriativo.

Ci è stato chiesto un grande impegno per accompagnare le dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico e ci siamo messi a disposizione.

Ciò è potuto avvenire perché, nel corso degli anni, il notariato è cresciuto sotto il profilo culturale e dell’affidabilità giuridica e istituzionale.
Saremmo allo stesso modo pronti a portare aiuto in settori affini all’area della nostra competenza, come quello degli assetti patrimoniali nelle separazioni tra coniugi senza figli minori.

Abbiamo realizzato, a costo zero per lo Stato, un’autentica rivoluzione informatica e telematica, che ha permesso di collegare tutti gli studi notarili con una rete Intranet, attribuendo al Consiglio Nazionale il ruolo di autorità di certificazione per la firma digitale dei Notai, consentendo così di inviare tutti gli atti immobiliari all’Agenzia delle Entrate, alle Conservatorie e al Catasto e tutti gli atti societari al Registro delle Imprese in forma telematica: unico esempio nel Paese di  e government con firma digitale a norma.

Nel prossimo futuro, anche i notai, come altre categorie professionali, saranno chiamati a impegnarsi, con maggiore rilievo, nella lotta all’antiriciclaggio, tema sul quale abbiamo avanzato alcune osservazioni al Ministero dell’Economia, in uno spirito di doverosa collaborazione. Non possiamo però tacere, signor Presidente, che questa normativa determinerà un ulteriore imbarazzo nei pubblici ufficiali chiamati a rogare atti di trasferimento di immobili, perché oggi la legge che regola l’imposta di registro consente di dichiarare, senza subire un accertamento di valore, la rendita catastale rivalutata, ancorché sia obbligatorio dichiarare il prezzo. In assenza di controlli stringenti da parte dello Stato si è determinata la prassi di dichiarare simulatamente come prezzo la rendita rivalutata, con rischi gravi per i contraenti sia sotto il profilo delle possibili revocatorie, sia sotto quello di pagamenti effettuati in maniera non corretta.

In tutte le sedi istituzionali abbiamo spiegato la necessità che questa ipocrisia venga eliminata a vantaggio dei cittadini e confidiamo che questa iniziativa di trasparenza possa trovare condivisione anche da parte Sua.

Quanto ai valori cardine della professione, siamo impegnati nel ribadire l’indipen-denza, la terzietà del notaio, il suo operare nell’interpretare la volontà delle parti e condurle ad una comune formulazione giuridica, nel garantire la sicurezza delle contrattazioni, nel dare certezze, nel controllo di legalità. Lavoreremo perché il cittadino che entra in uno studio notarile trovi sempre più accoglienza, attenzione, efficienza, soluzione al suo problema.

Sul tema della riforma delle professioni, come Ella sa, la polemica circa l’assimilazione dei professionisti alle imprese ha avuto toni accesi. La nostra posizione è chiara: non c’è dubbio che le professioni operino nel mondo economico, ma è altrettanto certo che il posto assegnato all’etica nello svolgimento delle professioni ed in special modo di quella notarile, debba rivestire una peculiarità del tutto particolare, dovendosi fondare la concorrenza sulla qualità, sull’efficienza, sul merito e sui servizi resi piuttosto che su elementi meramente economici, che nel lungo periodo possono tradursi persino in un danno per i cittadini.

Quanto ai temi della riforma, posso ricordare con legittimo orgoglio che il Consiglio nazionale del notariato è stato il primo ad aver assicurato obbligatoriamente tutta la categoria: i cittadini sono garantiti anche dai rari errori professionali. Abbiamo così an-ticipato uno dei punti chiave della riforma delle professioni intellettuali, tema su cui siamo impegnati apertamente, con grande disponibilità, e con l’auspicio che questa riforma venga rapidamente varata.

Per la formazione permanente abbiamo costituito la Fondazione per il notariato, in attesa di riconoscimento.

Quanto alla tariffa, che spetta al Ministero della Giustizia, vorremmo che fosse meno macchinosa, più unitaria, tale da poter essere presentata al pubblico con grande trasparenza, affinché i cittadini conoscano immediatamente quali sono i costi di una operazione.

Nei confronti dei giovani il nostro impegno si esplica con modalità intense ed efficaci, assistendoli con 15 scuole di Notariato e con la richiesta al Ministero della Giustizia che venga rispettata la scadenza annuale del concorso; negli ultimi dieci anni sono entrati in ruolo 1.420 nuovi notai, contro gli 870 del decennio precedente, a dimostrazione di una volontà del Consiglio nazionale del notariato di aiutare i giovani nell’ingresso nella professione.

Signor Presidente, lavoriamo nell’ambito di una grande tradizione; abbiamo celebrato, alla Sua presenza, qualche anno fa, il 50° anniversario della costituzione del Consiglio nazionale del notariato; ci avviamo al centesimo anniversario della nostra legge istitutiva, promulgata nel 1913; legge ancora valida nel suo impianto essenziale e che garantisce un corpo di pubblici ufficiali di elevata preparazione che agiscono in regime organizzativo privatistico al servizio dei cittadini e del Paese in momenti essenziali quali l’acquisto di un bene immobile, gli assetti patrimoniali e successori, gli statuti delle imprese.

Quest’anno, signor Presidente, spetta a me, quale Presidente italiano, il gravoso ed esaltante incarico della Presidenza di turno della Conferenza dei Presidenti dei Notariati dell’Unione Europea: 19 su 25 sono i Paesi che hanno il notariato, 73 a livello internazionale, al servizio del 56% della popolazione mondiale, con un Presidente dell’Unione internazionale italiano anch’egli dal primo gennaio 2005, il notaio Giancarlo Laurini, coadiuvato da un segretario livornese, il notaio Mario Miccoli.

Per questo, Presidente Ciampi, Le rivolgo un invito che dà voce ad una grande speranza: voglia Ella onorarci della Sua presenza in occasione del primo Congresso del Notariato Europeo a Roma il 10-11 novembre di quest’anno, proprio nella città nella quale sono stati firmati il Trattato del 1957 e la Costituzione nell’ottobre scorso; invito rivoltoLe ben sapendo con quale forza e amore Ella ha contribuito, nel corso della Sua vita, a realizzare l’ideale europeo, impegno che è stato sottolineato di recente anche dal conferimento alla Sua persona del premio Carlo Magno.

Per parte nostra affrontiamo il nostro incarico conoscendone le difficoltà, ma con grande passione civile e forte tensione morale.

Tutti i miei colleghi ed io guardiamo a Lei come esempio di nobile serietà, di dedizione, di impegno e come punto di riferimento certo per il Suo alto senso dello Stato.

Grazie.


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DISCORSO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
 
La ringrazio, Presidente, per le parole di stima rivoltemi e esprimo vivo apprezzamento per il quotidiano lavoro svolto dalla categoria da Lei rappresentata.

Il Notariato costituisce una professione in cui si coniuga una funzione eminentemente pubblica con un assetto organizzativo di tipo privatistico.

La particolarità di tale assetto ha consentito di realizzare un incremento di efficienza del servizio notarile e ciò ha determinato, proprio di recente, il legislatore ad attribuire al notaio nuove e importanti funzioni come quelle, da Lei ricordate, dello svolgimento delegato di parti del procedimento espropriativo, con l’evidente risultato di sgravio dei carichi di lavoro della magistratura ordinaria.

Questa attività di supporto alla funzione giurisdizionale è particolarmente meritoria in quanto esprime la piena disponibilità del Notariato alle esigenze di velocizzazione effettiva del processo civile, nella sua fase finale, quella esecutiva. Essa ha la funzione di rendere realmente effettiva la tutela dei diritti stabilita dai provvedimenti giurisdizionali.
Desidero, inoltre, formulare un vivo apprezzamento per quella che Lei ha, con ragione, definito "un’autentica rivoluzione informatica e telematica" e che, grazie ad una capillare rete di collegamento, ha consentito l’attribuzione al Consiglio Nazionale del ruolo di autorità di certificazione per la firma digitale dei notai. Ciò facilita grandemente il trattamento degli atti immobiliari e societari in tutti i loro passaggi. Fa piacere, a questo proposito, apprendere che il Notariato italiano è all’avanguardia in un settore di tanta importanza e si pone come modello ai sistemi degli altri paesi.

Importante è altresì la cooperazione dei notai alla lotta contro il riciclaggio. Sono certo che il Ministro dell’Economia terrà conto delle osservazioni che il Consiglio ha rappresentato in tema di salvaguardia della veridicità delle attestazioni contenute negli atti di trasferimento di immobili, a proposito del rapporto tra prezzo di vendita e rendita catastale rivalutata.

La mia condivisione va, poi, alle iniziative relative alla formazione permanente dei notai, che il Consiglio Nazionale ha concretamente assunto con la costituzione di una apposita Fondazione per il Notariato. Ed giusto quanto Lei dice a proposito della formazione, quando mette in evidenza il ruolo speciale assegnato all’etica nello svolgimento della professione notarile.

Voglio, infine, complimentarmi con Lei per l’incarico di Presidente di turno della Conferenza dei presidenti dei Notariati dell’Unione Europea. Sono sicuro che Ella lo svolgerà con passione e con sapienza.

La ringrazio, Presidente, anche per il cortese invito ad essere presente in occasione del Primo Congresso del Notariato Europeo, che si svolgerà a Roma nei giorni 10-11 novembre prossimi. Non posso, a tanta distanza di tempo, prendere un impegno preciso nel senso da Lei desiderato; posso però assicurarLe la mia presenza, quanto meno, con un apposito messaggio.

Auguro a Lei e ai componenti del Consiglio buon lavoro per tutto l’arco della Consiliatura.

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