La fotografia di un territorio e di un’economia che, seppure continuino a tenere, presentano qualche indubbio segnale di difficoltà: è quanto emerge dall’analisi dei dati statistici notarili presentati dal Consiglio Notarile di Modena nel corso dell’Assemblea tenutasi lo scorso 26 febbraio.
Dall’esame dei 34.526 atti pubblici e delle 6.370 scritture private autenticate trasmesse dall’Archivio Notarile di Modena, a balzare subito all’attenzione sono i dati relativi agli atti di acquisto immobiliare a uso abitativo, diminuiti di 1.280 unità, passando dai 13.650 del 2022 ai 12.370 del 2023 (si ricorda che erano stati 13.571 nel 2021, 10.220 nel 2020 e 10.900 nel 2019), e calano in misura ancora maggiore i mutui, dai 6.433 del 2022 ai 4.971 dello scorso anno, facendo registrare una diminuzione di 1.462 unità. Una curva discendente che continua dal 2021, quando i mutui concessi erano stati 6.737.
Se restano invece pressoché stabili gli atti di acquisto di terreni agricoli (dai 1.179 del 2022 ai 1.185 del 2023), in leggero aumento sono quelli che riguardano l’acquisto di immobili artigianali e industriali (629 nel 2023, con un +75 rispetto all’anno precedente), mentre restano quasi invariati gli atti di acquisto di aziende (559 nel 2023, a fronte di 560 nel 2022).
Leggermente in calo le cessioni di quote di Srl (-19 nel 2023) e pressoché stabili le operazioni su società di persone già esistenti, mentre in calo la scelta del tipo personalistico, con la costruzione di nuove società (da 185 a 168), data la delicatezza della fattispecie, mentre è contenuto il calo delle costituzioni di società di capitali (1.214 rispetto alle 1.273 del 2022, comunque di gran lunga superiori ai 1.103 atti del 2020), segno che, nonostante la crisi serpeggiante, il nostro territorio continua a produrre idee che di conseguenza generano nuove iniziative o aggregazioni imprenditoriali. In aumento, tuttavia, le operazioni di scioglimento/liquidazione sia di società di capitali (+35, per un ammontare complessivo di 433 lo scorso anno), che di società di persone (420 in totale nel 2023, corrispondente a un +106), segno che molte attività hanno cessato di operare: occorre tuttavia rammentare che la normativa di agevolazione in materia di assegnazioni ha dato impulso ad alcune chiusure societarie di fatto rimandate nei precedenti anni.
Da notare anche un notevole calo delle donazioni di denaro, probabilmente dovuto alla forse confermata non pericolosità delle donazioni indirette in tema di circolazione degli immobili, così come è altresì calato il ricorso alle operazioni finalizzate alla costituzione di condomini per accedere alle agevolazioni da Superbonus.
In definitiva si è assistito a un importante rallentamento in ambito immobiliare.
Questo il commento del Presidente del Consiglio Notarile di Modena, Antonio Nicolini: “I dati degli atti, raccolti dai notai, rappresentano una preziosa cartina tornasole delle trasformazioni sociali, dell’andamento dell’economia, della capacità di un territorio di mettere a valore idee e trasformarle in attività imprenditoriali. In questo senso, pur registrando una tenuta complessiva, il panorama modenese non è esente da ombre e segnali di difficoltà, che ovviamente non sono esclusivo appannaggio delle nostre zone ma riguardano congiunture globali. Non mancano tuttavia i segnali che fanno bene sperare, o che quantomeno indicano la strada sulla quale proseguire per far sì che Modena non perda quella capacità di innovazione e sviluppo che l’ha sempre contraddistinta dal dopoguerra a oggi. Oltre che all’opera di affiancamento e tutela dei cittadini, che a noi si rivolgono in alcuni dei momenti più importanti e delicati della propria vita, il Notariato modenese è in rete con le atre istituzioni del territorio per fornire tutti gli stimoli, gli spunti e gli aiuti possibili al fine di preservarne le caratteristiche di benessere diffuso.”
Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.consiglionotarilemodena.it e la pagina Facebook Notai dell’Emilia-Romagna.