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CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO

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Napoli, i notai in campo per la solidarietà con il lascito testamentario

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04/05/2015

Territoriale

Comunicato stampa

Napoli, 4 maggio 2015 – I notai di Napoli si schierano a favore delle realtà più difficili e disagiate del centro storico della città. Lo fanno con atti concreti a sostegno di progetti per la famiglia, la sicurezza personale e la cura promossi dalla Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli che opera da cinque anni realizzando attività volte al miglioramento della qualità della vita in due delle Municipalità del centro storico della città, la Seconda e la Quarta. Attraverso questa iniziativa i notai napoletani mettono la loro professionalità a disposizione di chi, mediante l’istituto del lascito testamentario, voglia effettuare una liberalità, in una logica che favorisca i processi di sviluppo del territorio.

Oggi, lunedì 4 maggio ore 17.30 nella sede del Consiglio Notarile di Napoli – in Via Chiaia 142 – sarà presentata l’iniziativa “Un lascito testamentario per Napoli e la sua gente”, a cura della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli. Con il presidente dei notai di Napoli, Antonio Areniello, interverranno il prof. Adriano Giannola, presidente della Fondazione ed il prof. Daniele Marrama, presidente della Fondazione Banco di Napoli. Il notaio Carmine Romano terrà una relazione.

Il lascito è una particolare disposizione testamentaria, con la quale si attribuisce un bene a favore di una persona o di un ente, senza che questi venga nominato erede. Il lascito può avere ad oggetto: un bene immobile (ad esempio case, appartamenti, terreni), un bene mobile (macchine, televisori, personal computer) o anche una somma di denaro, azioni, titoli o altri valori depositati in banca.

“Con la Fondazione – osserva il notaio Areniello – abbiamo un rapporto già da un po’ di tempo per mettere a disposizione la nostra consulenza. Ora svolgeremo anche un’attività di sussidio per questa campagna che tende a sensibilizzare al lascito testamentario, uno strumento che per un certo momento storico è stato anche un po’ sottovalutato e che invece consente di disporre dei propri beni, nelle varie forme previste dal Codice Civile, a favore anche di persone che ne abbiano particolare bisogno o a favore di strutture, enti e fondazioni che si occupano specificamente di sostegno al territorio”.

“Questa collaborazione – aggiunge il presidente del Consiglio Notarile di Napoli – dovrà poi sfociare anche in convegni, incontri e riunioni. Noi ci occuperemo della parte tecnica e della parte di sussidio alla Fondazione. Si tratta di una valorizzazione di quella funzione sociale del notariato che non è un segmento autonomo ma è parte integrante del nostro lavoro e che testimonia la nostra vicinanza alle persone anche nei momenti di passaggio generazionale, nei momenti estremi, cioè la successione per causa di morte, o comunque quando si tratta di dare disposizioni che riguardano il momento in cui una persona avrà cessato di vivere. In questo senso la nostra è un’opera che tende a valorizzare il ruolo notarile, in quanto è un’attività che ci pone in stretto contatto con i problemi dei cittadini, attuata anche attraverso gli sportelli e le consulenze, e che consente una conoscenza delle possibilità successorie, molto spesso del tutto ignote alle persone”.

“Abbiamo deciso di collaborare con la Fondazione di Comunità Centro Storico – conclude Areniello – poiché ne condividiamo in pieno lo scopo sociale e la funzione assistenziale in una zona tanto importante ed al tempo stesso problematica della città di Napoli. Perciò abbiamo dato la nostra disponibilità ad individuare e a fornire gli indirizzi di studi che siano operanti in particolare nel centro storico e nei quali i notai possano venire incontro agli scopi della Fondazione”.

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