A Rovigo collaborazione con il Dipartimento di giurisprudenza per anticipare il tirocinio degli studenti dell’ultimo anno

Il giorno 10 ottobre alle ore 15 verrà presentata a Rovigo, presso la sede del Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza (Viale Marconi 2), durante una conferenza stampa, la convenzione siglata tra il Dipartimento di Giurisprudenza di Rovigo del Consorzio Università Rovigo – CUR e il Consiglio notarile di Rovigo. 

L’accordo consentirà agli studenti dell’ultimo anno del Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza di anticipare lo svolgimento del tirocinio indispensabile per affrontare il concorso da notaio. 

“Gli studenti rodigini in giurisprudenza che aspirassero alla professione notarile – spiega la nota stampa del Cur – potranno pertanto svolgere un semestre di pratica già prima del conseguimento della laurea, completando poi il tirocinio dopo aver discusso la tesi. Un indubbio risparmio di tempo che potrà tradursi in maggiori opportunità per il loro futuro lavorativo. La Convenzione si affianca a quella, del tutto analoga, firmata il mese scorso tra lo stesso Corso di Laurea e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati rodigini”.  

“E’ l’ennesima conferma dell’intenso rapporto ormai instaurato da anni tra l’Università e i professionisti del territorio – Paolo Veronesi, coordinatore del Corso si laurea in Giurisprudenza di Rovigo – Il Dipartimento di Giurisprudenza già da tempo si avvale pertanto della disponibilità e della competenza dei notai rodigini, i quali incontrano spesso i nostri studenti chiarendo loro molti aspetti di questa bellissima professione”. 

Elisa Giovanna Bortolin, notaio di Rovigo e componente del Consiglio notarile di Rovigo delegato per la comunicazione, commenta così l’iniziativa: “Il significato che, come notai del distretto di Rovigo, intendiamo dare alla convenzione è quello di dare veste formale a un impegno che già da alcuni anni sostanzia i rapporti tra il Consiglio Notarile di Rovigo e il locale Dipartimento di Giurisprudenza. La professione notarile ha rappresentato nel passato e, ancor più nell’attuale contesto socio-economico rappresenta, un esempio di come in ogni lavoro, in ogni mestiere, in ogni arte, teoria e pratica non siano autosufficienti bensì devono necessariamente e incessantemente fondersi ed armonizzarsi in quell’unicum che è appunto l’attività professionale. Ed è certamente opportuno che questo processo inizi il prima possibile, anche prima del completamento degli studi universitari”.