13/02/2020
Territoriale
COMUNICATO STAMPA
Modena, 6 febbraio 2020 – È in programma giovedì 20 febbraio alle 14 alla Fondazione Marco Biagi Unimore a Modena (Largo Marco Biagi, 10) il convegno Testamento biologico e testamento solidale:due scelte di civiltà. Riflessioni sugli aspetti giuridici, medici ed etici, promosso da Fondazione ANT – Delegazione Modena con il sostegno di Banca Bper.
Il convegno, patrocinato da Ordine dei Medici di Modena, Ordine degli Avvocati di Modena, Consiglio Notarile di Modena e Azienda USL Modena, indaga due aspetti che riguardano, in modo diverso, le scelte del fine vita: da un lato la possibilità di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari future attraverso le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), dall’altro la facoltà di nominare tra i propri eredi una realtà non profit attraverso il testamento solidale.
Con l’entrata in vigore della Legge 219/2017 è possibile infatti, per ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, redigere le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). Tale documento serve per dichiarare le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari e più in generale alle scelte di cura che una persona potrebbe dover affrontare in condizioni future, quando la propria capacità di intendere e di volere o comunque di esprimersi fosse compromessa. La compilazione delle DAT offre quindi l’opportunità sia di esprimere le proprie preferenze rispetto agli eventuali trattamenti sanitari futuri sia di condividere la pianificazione dei propri percorsi di cura. A oggi, in attesa dei decreti attuativi che regolamentino l’applicazione della legge, è possibile depositare le proprie DAT presso un notaio, oppure redigerle di proprio pugno sotto forma di scrittura privata per poi consegnarle personalmente al Comune di residenza. Al momento, stando ai dati disponibili, solo 113.000 italiani hanno presentato le DAT, depositandole presso i Comuni.
Di questo argomento, dei suoi aspetti etici, degli sviluppi recenti cui si sta assistendo (il decreto del 10 dicembre 2019 stabilisce le modalità di raccolta delle DAT attraverso la banca dati nazionale) e del ruolo dei diversi professionisti coinvolti, si parlerà con Gabriele Semprebon, Bioeticista, Diocesi di Modena- Nonantola; Roberto Masoni, Giudice del Tribunale di Modena; Caterina Siano, Notaio, Modena, Ines Testoni, Psicologa, Università degli Studi di Padova; Daniele Dini, Medico Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena; Luana Albertini, Avvocato, Associazione Amici di Guido Stanzani, AGS; Milena Bianchini Avvocato, Associazione Bolognese Amministratori di Sostegno, ABAS; Luca Franchini, Psicologo, Fondazione ANT e Melania Raccichini, Psicologa, Fondazione ANT.
Spetterà invece al Notaio Anna Laura Bonafini un approfondimento sul tema del testamento solidale,strumento particolarmente significativo sia per chi lo redige, che potrà continuare a sostenere quelle cause che gli sono state a cuore in vita, sia per le realtà non profit, che potranno beneficiare di nuove risorse. È infatti possibile ricordare nel proprio testamento, in qualità di erede o di legatario, una o più organizzazioni, disponendo liberamente dei propri beni o parte di essi (con i soli limiti posti dalla legge a favore di alcuni parenti detti ‘legittimari’). Una onlus potrà quindi ricevere una somma di denaro, un oggetto prezioso, un bene mobile o immobile. Le disposizioni testamentarie a favore delle Onlus come ad esempio Fondazione ANT sono esenti da qualsiasi imposta di successione, ciò significa che l’intero valore del lascito viene devoluto (e ricevuto) secondo volontà del testatore.
Moderano il convegno Ivana D’Imporzano, giornalista, Emilia Romagna e Silvia Varani, psicologa, Fondazione ANT.
Il Convegno è gratuito e destinato a Operatori Sanitari, Avvocati, Notai e Cittadini interessati. La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria previo registrazione online dal sito www.mitcongressi.it cliccando sul titolo del convegno “Testamento biologico e testamento solidale: due scelte di civiltà. Riflessioni sugli aspetti giuridici, medici ed etici”. Iscrizioni per operatori sanitari: l’evento numero ECM 1509-286740 è accreditato con 3 Crediti per le seguenti figure professionali: Medico chirurgo (tutte le discipline), Psicologo (discipline di psicologia e psicoterapia), Infermiere ed Infermiere pediatrico e Farmacista. Obiettivo formativo: 16 – Etica, bioetica e deontologia.
L’evento è accreditato per Avvocati (3 crediti formativi) e Notai ai rispettivi Ordini Professionali.
SEGRETERIA – U.O. Formazione e Aggiornamento ANT
Tel. 051 7190132 | Cell.348 3102862| formazione@ant.it
Istituto ANT Via Jacopo di Paolo, 36 40128 Bologna | www.ant.it
DELEGAZIONE ANT DI MODENA
Via G. Verdi, 60 |tel. 059/238181| delegazione.modena@ant.it | www.ant.it/emiliaromagna
Programma completo
14.00 – 14.20 – Saluti Autorità
Vice Presidente Fondazione Marco Biagi Unimore
Presidente Fondazione ANT
Comune di Modena
Azienda USL Modena
Consiglio Notarile di Modena
Ordine degli Avvocati di Modena
Ordine dei Medici di Modena
Associazione Amici di Guido Stanzani
Moderatori: Ivana D’Imporzano (Giornalista, Emilia Romagna), Silvia Varani (Psicologa, Fondazione ANT)
14.20 – 14.40 – Lecture: “Le prospettive etiche del fine vita”.
Gabriele Semprebon (Bioeticista, Diocesi di Modena- Nonantola)
14.40 – 15.00 – DAT nella l. n. 219/2017: a che punto siamo
Roberto Masoni (Giudice, Tribunale di Modena)
15.00 – 15.20 – Il ruolo del Notaio nella redazione e conservazione delle disposizioni anticipate di trattamento
Caterina Siano (Notaio, Modena)
15.20 – 15.40 – Dignità come concetto cardine tra diritto alla vita e principio di autodeterminazione
Ines Testoni (Psicologa, Università degli Studi di Padova)
15.40 – 16.00 – Consenso informato e condivisione anticipata delle cure nel paziente fragile: il parere del clinico
Daniele Dini (Medico Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena)
16.00 – 16.20 – Coffee break
16.20 – 16.40 – Bisogni assistenziali e diritti del paziente fragile e della sua famiglia
Luana Albertini (Avvocato, Associazione Amici di Guido Stanzani, AGS),
Milena Bianchini (Avvocato, Associazione Bolognese Amministratori di Sostegno, ABAS)
16.40 – 17.00 – La persona di fronte alla scelta di fine vita: uno studio ANT
Luca Franchini (Psicologo, Fondazione ANT),
Melania Raccichini (Psicologa, Fondazione ANT)
17.00 – 17.20 – L’importanza del lascito solidale
Anna Laura Bonafini (Notaio, San Felice sul Panaro)
17.20 – 18.00 – Discussione aperta – Take home messages
Profilo Fondazione ANT Italia ONLUS
Nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato circa 130.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 23 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 515 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario. Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell’ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d’intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall’avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 196.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull’Ambulatorio Mobile – BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all’avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 113 delegazioni e 63 “da Cuore a Cuore – Charity Point” (luoghi dedicati alla raccolta fondi e di incontro e aggregazione per volontari), dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2018, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati (47%) al contributo del 5×1000 (16%) a lasciti e donazioni (11%). Il 14% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull’impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5×1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell’Eubiosia (dal greco, vita in dignità).
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