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CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO

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A Torino i notai nelle carceri per offrire consulenza e spiegare la Costituzione ai detenuti

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03/05/2018

Territoriale

Lo scorso 23 aprile è stato presentato a Torino, alla presenza di 250 detenuti, presso lo spazio incontri della Casa circondariale “Lorusso e Cutugno”, il progetto che consentirà ai detenuti di ottenere consulenze gratuite da parte di professionisti di alcune categorie professionali torinesi.

Il servizio, promosso dalla Garante dei diritti detenuti del Comune di Torino, in collaborazione con le Biblioteche civiche della Città, sarà attivo dal 3 maggio prossimo.

Una volta la settimana, presso la biblioteca centrale e quella femminile del penitenziario torinese, notai, architetti, geometri, commercialisti e ingegneri risponderanno a precise domande sui temi di loro competenze. I detenuti e le detenute avranno a disposizione venti minuti per avere un parere tecnico in risposta ai quesiti proposti.

I professionisti torinesi hanno sentito l’esigenza di andare anche laddove la normale vita quotidiana è sospesa, dietro le sbarre. Nasce così l’accordo tra Ordini professionali, Città di Torino, Direzione del carcere e Garante per i diritti dei reclusi, per portare utili iniziative anche in prigione e contribuire a far sì che la pena sia riabilitativa.

“E’ un modo per portare il carcere verso l’esterno”, sostiene il Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Torino e Pinerolo Giulio Biino.

Gli ordini professionali svolgono da tempo, presso le Biblioteche civiche della città, servizi di consulenza gratuiti per la cittadinanza. Ogni Ordine professionale ha il suo format appuntamenti: “Il notaio è un libro aperto”, “Chiedi al commercialista”, “Il geometra risponde”, “A tu per tu con l’architetto e con l’ingegnere”.

Lo sportello dei professionisti non è l’unica iniziativa dei professionisti torinesi a favore dei detenuti.  Il 14 e il 21 maggio i Notai Giulio Biino e Fabrizio Olivero si recheranno infatti presso la casa circondariale Vallette per spiegare la Costituzione.

Il Presidente del Consiglio Notarile Biino riporta: “Parleremo dell’articolo 13 della nostra Carta costituzionale, quello sulla privazione della libertà e sulla carcerazione preventiva, e poi dell’articolo 27 sulla presunzione di innocenza e sulla pena che deve tendere alla riabilitazione”.

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