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CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO

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Consulta l'archivio degli studi elaborati dalle Commissioni di studio, approvati dal Consiglio Nazionale del Notariato e ritenuti di interesse generale.

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Studi presenti in archivio
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Studio n.59-2023/PC – L’autorizzazione notarile nella riforma della volontaria giurisdizione: gli atti aventi oggetto i beni ereditari

Autore:

Claudio Calderoni e Andrea Todeschini Premuda

22/11/2023

L’art. 21 del d.lgs. n 149/2022 ha attribuito al notaio la competenza, concorrente con quella che la Legge riconosce al giudice, di rilasciare autorizzazioni, oltre che con riferimento agli atti dei soggetti incapaci di agire o sottoposti ad amministrazione di sostegno, altresì con riferimento a quelle propedeutiche alla stipula di atti aventi a oggetto beni di provenienza ereditaria.

Lo studio ripercorre le principali fattispecie relative ai beni ereditari, valutando in primo luogo se, a quali condizioni, possano ritenersi sussistenti i presupposti dell’intervento autorizzatorio del notaio, arrivando a conclusioni diverse ipotesi per ipotesi, che in alcuni casi sono di maggiore sicurezza interpretativa ed in altri casi stimolano la necessità di una ulteriore riflessione, anche alla luce degli sviluppi di prassi notarile, dottrina e giurisprudenza.

Studio n. 29-2023/CTS Gli adeguamenti statutari degli enti sportivi dilettantistici nella riforma dello sport

Autore:

Nicola Riccardelli

17/11/2023

Lo studio affronta il tema del contenuto e delle modalità degli adeguamenti statutari degli enti sportivi dilettantistici nella riforma dello sport. In particolare, si esaminano la nozione e il contenuto dell’atto costitutivo e dello statuto degli enti sportivi dilettantistici, in particolare con riferimento all’adeguamento degli statuti delle SSD che beneficiano delle agevolazioni di natura fiscale. Si analizzano, infine, le conseguenze per l’inosservanza del termine di adeguamento degli statuti, concludendosi nel senso che il mancato adeguamento degli statuti entro il termine del 31 dicembre 2023 non giustifica la cancellazione d’ufficio dal registro degli enti inadempienti, potendosi ritenere ammissibile un “adeguamento tardivo”.

Studio n. 1/2023 – Eredità digitale: inquadramento generale

Autore:

Diego Apostolo

17/11/2023

La rivoluzione digitale ha provocato effetti significativi, anche dal punto di vista successorio, che impongono capacità di adattamento delle categorie tradizionali, e delle teorie classiche, alla luce dell’evoluzione (digitale) dello stesso concetto di “identità”, di “morte” e di “eredità”.

Allo stato attuale viene riconosciuta una protezione normativa limitata, lasciando alla giurisprudenza il compito di colmare alcuni vuoti di tutela e al testatore il compito di regolamentare la vicenda successoria avente ad oggetto le “entità digitali” con gli strumenti giuridici a disposizione, per come consegnati dall’attuale ordinamento.

Il presente studio, senza pretesa di esaustività, tenta di offrire alcuni spunti di riflessione per un inquadramento generale della fattispecie in esame, tanto complessa quanto suggestiva ed in costante evoluzione.

Studio n.63-2023/PC La continuazione dell’attività d’impresa e la partecipazione di incapaci in società

Autore:

Daniela Boggiali e Rocco Guglielmo

18/10/2023

Lo studio analizza le novità introdotte dalla riforma del processo civile in tema di partecipazione di incapaci all’impresa. In particolare, si esaminano le autorizzazioni necessarie sia per la continuazione dell’esercizio di impresa commerciale sia per l’assunzione di partecipazioni sociali, anche in riferimento all’esercizio del diritto di voto e degli altri diritti e facoltà connessi alla posizione di socio.

Si individuano, poi, i casi in cui l’autorizzazione può essere rilasciata dal notaio.

Studio n.10-2023/CTS La nomina dell’organo di controllo nelle fondazioni

Autore:

Daniela Boggiali

18/10/2023

Lo studio esamina la questione del soggetto legittimato a nominare l’organo di controllo nelle fondazioni del Terzo settore e in quelle diritto comune, stante l’assenza di norme specifiche tanto nel Codice del Terzo settore, quanto nel codice civile. Si indicano, quali possibili soluzioni rimesse alla scelta dell’autonomia statutaria, quella di affidare la nomina all’organo assembleare o di indirizzo o a taluni partecipanti alla fondazione (per le fondazioni di partecipazione), al fondatore, all’organo amministrativo, a enti pubblici o a formazioni e associazioni politiche, sindacati, associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche, nonché associazioni di datori di lavoro.

Studio n.56-2023/T – Trust. La fiscalità indiretta delle attribuzioni beneficiarie “senza formalità” e dei trust “esteri”

Autore:

Thomas Tassani

17/10/2023

Nell’imposta sulle donazioni, la tassazione dei trust avviene al momento del trasferimento dei beni e diritti a favore del beneficiario che è il soggetto che manifesta, in questo modo, capacità contributiva ai sensi dell’art. 53 Cost. Vi sono però due ulteriori aspetti da considerare, sul piano teorico come su quello applicativo. Il primo riguarda le condizioni formali al verificarsi delle quali una attribuzione gratuita (dal trustee al beneficiario), che attua il programma liberale del disponente, può venire assoggettata ad imposizione. Il secondo attiene alla territorialità dell’imposizione, per quanto attiene la residenza del disponente oppure lo Stato in cui sono localizzati i beni.

I possibili effetti indiretti della circolare n. 34/2022 sulla tassazione di altre forme di articolazione patrimoniale affini al trust

Autore:

Antonio Rosario Di Tuoro e Adriano Pischetola

16/10/2023

Lo studio si propone di indagare i possibili effetti della Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 34 del 20 ottobre 2022 sulla tassazione di altre forme di articolazione patrimoniale affini al trust.

In prima analisi si è avuto modo di analizzare i principi esposti dalla Circolare n. 34 (insieme con le riflessioni elaborate dalla Giurisprudenza) in una prospettiva complessiva comparativa del trust e di altri istituti nei quali l’arricchimento dell’attuatore/fiduciario costituisce di fatto solo un momento in cui si articola il programma di destinazione, connotato da una forte strumentalità.

Ci si è quindi soffermati in un’analisi delle possibili ricadute di tale prospettiva sulla tassazione del vincolo di destinazione, operando una distinzione tra il vincolo destinativo ‘puro’ (ossia privo di rilevanza traslativa) e quello ‘dinamico’  (nel quale il trasferimento di proprietà  all’attuatore risulta avere un’efficacia simile a quello che nel contesto del trust viene posto in essere dal settlor a favore del trustee, ogniqualvolta questi abbia l’obbligo di ritrasferire il trust fund be al beneficiario alla cessazione del vincolo).